Octopus vulgaris Cuvier, 1797

 

Regno: Animalia  - Phylum: Mollusca - Classe: Cephalopoda - Ordine: Octopoda - Famiglia: Octopodidae - Genere: Octopus

Nome italiano: Polpo  

Nome inglese: Common Octopus  

Nome regionale: Purpu

Taglia minima di cattura: 0 cm *

 

 

Descrizione: Si tratta di un mollusco ampiamente diffuso in molti mari caldi e temperati. E' un vorace predatore di crostacei, prediligendo il granchio corridore (Pachygrapsus marmoratus) e il favollo (Eriphia verrucosa). Si nutre anche di molluschi bivalvi e di gasteropodi come l'orecchio di mare (Haliotis tuberculata) che preda con tecniche piuttosto "intelligenti".Ha otto braccia dotate di due file di ventose, una vista acuta, una bocca dotata di due denti a "becco di pappagallo", e un cervello ben sviluppato che gli consente di effettuare azioni complesse come dimostrano test di laboratorio. Può diventare molto grande con tentacoli lunghi fino ad un metro e oltre ed un peso di oltre 10 chilogrammi.Vive sia negli ambienti rocciosi costieri e profondi, fino a oltre 100 metri, dove spesso utilizza gli anfratti come tana, che sotto i massi sul fondo dove la presenza del suo rifugio è denunciata da un piccolo "giardino" di pietre bianche e conchiglie. E' un animale che si osserva comunque indifferentemente tra le alghe fotofile, nella prateria di Posidonia oceanica, ma anche nella sabbia dei fondali più profondi se esistono comunque rifugi (anche artificiali come anfore) nelle vicinanze. Durante la cattura dei granchi il polpo li avvolge completamente e con il "becco" ne buca la corazza rilasciando un veleno tossico per il crostaceo. Tra i suoi nemici la cernia (Ephinephelus marginatus) e la murena (Muraena helena). Quest'ultima attacca il polpo in generale e, spesso, anche le femmine che sono esauste vicino alle loro uova, mordendo loro uno o più tentacoli alla base e riuscendoli a staccare ruotando verticosamente su se stessa. Il mollusco ha comunque la capacità di produrre nuovamente dopo un pò di tempo i tentacoli amputati. Questo animale ha una grande capacità mimetica unita a quella di poter increspare la pelle creando escrescenze, che gli consentono di diventare quasi invisibile sui diversi fondali marini. Spesso tuttavia può essergli necessaria una fuga precipitosa. Allora, aspirando acqua all'interno del mantello e espellendola dal sifone, riesce a muoversi velocemente nell'acqua. Per confondere i predatori è anche in grado di espellere un getto di "inchiostro": una sostanza in grado di intorbidire l'acqua. L'accoppiamento dei polpi è molto particolare e avviene nel periodo invernale. Per questo motivo in questo periodo gli animali si avvicinano alla costa. I maschi sono dotati di un braccio che alla sua estremità presenta una piccola cavità, chiamato braccio ectocotile. Dopo il corteggiamento, le spermatofore contenenti gli spermatozoi, grazie al braccio modificato, sono inserite dal maschio nell'ovidutto posto sotto il mantello della femmina. Dopo questa fase la femmina depone le uova, da 100.000 a 400.000, e le fissa in cordoni alla tana, espellendole in un lasso di tempo di circa 10-14 giorni. Inizia da questo momento la fase di ventilazione delle uova, che può durare sino a due mesi, che compie la femmina e che spesso porta l'animale a sacrificarsi. Non è raro che le femmine in questo periodo, in cui tra l'altro non si alimentano, si debilitino a tal punto da morire o divenire facile preda di murene o altri carnivori.